Gocce di consapevolezza: piccole pratiche per trasformare il quotidiano e tornare a te

Scritto il 13/06/2025
da Lisa

Quello di oggi non è solo un racconto personale. È il punto di partenza di un cammino che può riguardare anche te.

Imparare a rallentare, ad ascoltare il silenzio, a non fuggire dai miei pensieri è stato un viaggio lungo, fatto di pazienza e dedizione.
La vera svolta è avvenuta quando ho deciso di prendermi cura di me.
 Non in senso esteriore — non parlo di viaggi, centri benessere o avventure nuove — ma di una cura silenziosa e profonda: quella della mia mente, delle mie emozioni, del mio spazio interiore.

Mi sono resa conto che molte delle mie insoddisfazioni non dipendevano da ciò che mi accadeva, ma da come percepivo gli eventi.
Dentro di me agivano vecchie ferite, emozioni trattenute, schemi non riconosciuti. Guardavo il mondo attraverso lenti appannate da rabbia, insicurezza e frustrazione. E senza accorgermene, interpretavo male gli altri… e anche me stessa.

Il mio percorso non è stato breve, né sempre dolce. Ma oggi mi sento in cammino, presente, viva. Anche nelle difficoltà, so di avere scelto una direzione che mi nutre.

Proprio da questa esperienza nasce una nuova serie di Mindful Letter che ti accompagnerà settimana dopo settimana durante l’estate.

Vorrei offrirti ciò che a me ha fatto bene: piccoli insegnamenti ispirati alla filosofia buddista, semplici gesti quotidiani che possono diventare gocce di trasformazione. Gocce di consapevolezza, appunto.

Perché anche una sola goccia, se ripetuta con amore, scava la roccia dell’abitudine, dell’automatismo, della disconnessione.

Ogni settimana ti proporrò una piccola pratica da sperimentare ogni giorno.
Sono inviti a tornare a te, a vivere con più presenza, a rallentare e ritrovare senso nel quotidiano.

Questa settimana iniziamo con una delle pratiche più semplici e al tempo stesso più potenti:

la Gratitudine.

La gratitudine è una porta che spesso dimentichiamo di aprire. Eppure, da quella soglia, entra una luce capace di trasformare la nostra giornata.

Appena apri gli occhi, prenditi un momento per respirare profondamente e sentire il tuo corpo. Non correre subito ai pensieri della giornata. Prima di tutto, riconosci che sei vivo, che il cuore batte, che stai respirando. La vita è un miracolo, non è qualcosa di scontato. Essere consapevoli di questo al risveglio cambia tutto il resto del giorno.


La gratitudine non ha bisogno di grandi motivi per esistere. Puoi essere grato per avere un tetto sopra la testa, per un letto caldo o semplicemente per la luce del sole che entra dalla finestra. Sono dettagli semplici, ma pieni di significato se li osservi con attenzione.

Il modo in cui guardiamo il mondo determina la nostra pace interiore. E guardare con gratitudine è un modo potente per iniziare.
Spesso ci svegliamo con la mente già piena di doveri, pensieri e problemi. Ma fermarsi, anche solo per un minuto, per dire “grazie” cambia la vibrazione del cuore. Non si tratta di ignorare le difficoltà, ma di scegliere con cosa cominciare. La gratitudine ci mette nella giusta direzione, una strada fatta di consapevolezza e gentilezza. È come accendere una luce in una stanza buia.

Quando pratichi la gratitudine al mattino, non stai solo pensando positivo: stai allenando la mente a vedere il buono che c’è.

Come hai potuto sperimentare nel percorsi di Mindfulness, la mente è addestrabile. Possiamo scegliere se riempirla di lamentele o di gratitudine. E ogni giorno è un’opportunità per decidere da che parte andare. Più alleni il cuore a ringraziare, più la tua vita cambia.

Anche nei giorni più difficili, c’è sempre qualcosa per cui dire grazie. A volte è solo il fatto di avere un nuovo giorno per provarci ancora.
Il maestro Thich Nhat Hanh ci ricorda che ogni mattina abbiamo 24 ore nuove di zecca di fronte a noi. Ogni mattina abbiamo una nuova opportunità per scegliere come viverle. Quello che lui consiglia è di viverle con consapevolezza e compassione.

Non serve scrivere un elenco o fare una cerimonia. Basta chiudere gli occhi per qualche secondo, respirare e pensare: “Grazie”.

Dillo ogni mattina almeno 3 volte.

È semplice, naturale, eppure spesso dimenticato.

E scegliere la gratitudine è una delle pratiche più potenti che puoi coltivare al mattino.

Fa bene alla mente, al cuore e persino al corpo.

La gratitudine è come un seme che pianti ogni giorno. Non germoglia subito, ma con il tempo cresce e diventa una forza dentro di te. Più lo coltivi, più diventa naturale. E quando diventa naturale, anche nei giorni difficili riesci a trovare uno spiraglio di luce.

Se ti dimentichi di essere grato una mattina, non punirti. Ricomincia il giorno dopo. Ciò che importa è la costanza, non la perfezione.

Nella prossima Mindful Letter ti porterò un nuovo insegnamento. Procederemo insieme, passo dopo passo, goccia dopo goccia. Con lentezza, con rispetto, con gentilezza.

Fammi sapere se questa prima goccia ha risuonato in te.

Con affetto,

Lisa