Ti sei mai chiesto se davvero tutti desiderano essere felici?
E soprattutto: siamo sicuri che tutti vogliano davvero il cambiamento di cui parlano tanto?
Per molto tempo ho creduto che fosse così.
Pensavo che ogni persona aspirasse a sentirsi soddisfatta della propria vita, a dare un senso alle proprie azioni, a vivere in modo pieno e autentico.
Poi ho scoperto che non è affatto scontato.
Il cambiamento interiore non è un desiderio universale. È una scelta consapevole, a volte faticosa, che richiede coraggio e sincerità verso se stessi.
Guardarsi dentro è il primo passo
Negli ultimi anni ho imparato che cambiare significa anche guardarsi allo specchio e accettare ciò che vediamo: le nostre fragilità, i limiti, le paure, le zone d’ombra.
Non è stato facile. A volte mi sono sentita scoraggiata nel rivivere sempre gli stessi errori, la stessa sofferenza.
Eppure non ho smesso di provarci.
Sapevo che, con il tempo, avrei compreso. E così è stato.
Ciò che ha fatto davvero la differenza nel mio percorso è stato avere una direzione chiara e la costanza di seguirla, giorno dopo giorno.
Le 4 fasi del cambiamento interiore
Il cambiamento non avviene tutto in una volta. È un processo che richiede di attraversare alcune tappe fondamentali:
- 1.Riconoscere la propria sofferenza 
 Smettere di fingere che vada tutto bene e concedersi di sentire ciò che c’è.
- 2.Osservare con consapevolezza 
 Comprendere da dove nasce la nostra insoddisfazione e cosa la alimenta.
- 3.Definire la direzione 
 Chiarire quale vita, atteggiamento o valore vogliamo seguire.
- 4.Agire con piccoli passi quotidiani 
 Apportare cambiamenti concreti, anche minimi, ma coerenti con la nuova direzione.
Solo se siamo disposti a riconoscere la nostra sofferenza e ad assumerci la responsabilità del nostro stato interiore, possiamo davvero evolvere.
Saltare queste tappe — come molti vorrebbero — non porta alla trasformazione autentica. Nemmeno i grandi maestri spirituali hanno potuto evitarle.
Siddhartha e il coraggio di cambiare
In queste settimane, durante il Corso Avanzato di Mindfulness, sto leggendo alcuni brani del romanzo Siddhartha di Hermann Hesse.
È un testo che amo molto perché racconta con semplicità e profondità il viaggio della ricerca interiore.
Siddhartha è un giovane di grande spiritualità, apparentemente vicino al suo sogno di diventare un Buddha.
Eppure, prima di arrivarci, deve cambiare strada più volte, perdersi, sbagliare e ritrovarsi.
Il cambiamento lo attraversa, lo plasma, lo rende più umano.
Come Siddhartha, anche noi possiamo imparare che il cambiamento fa paura, ma è possibile.
Mindfulness: un cammino di presenza e trasformazione
I percorsi di Mindfulness sono un modo concreto e profondo per avvicinarsi al cambiamento interiore.
Attraverso la pratica della presenza, possiamo coltivare:
- -Disponibilità verso ciò che siamo 
- -Pazienza nel processo 
-Apertura verso il nuovo
- -Fiducia nella vita 
- -Tempo e spazio per la cura di sé 
- Non servono grandi gesti, ma la volontà di iniziare — anche solo con un respiro consapevole. 
Un invito alla pratica
Se senti che è il momento di prenderti cura di te e di rallentare, ti invito a unirti al nostro Ritiro di Meditazione Mindfulness che si terrà tra poche settimane.
Un’occasione unica per:
-Rallentare il ritmo frenetico della vita quotidiana
- -Riconnetterti con la tua interiorità 
- -Coltivare consapevolezza, equilibrio e serenità - Contattami se desideri ricevere maggiori informazioni o riservare il tuo posto. 
- Il cambiamento inizia sempre da un piccolo passo.